Il ruolo del sistema LEB in Veneto quale risorsa per l’irrigazione e la tutela dell’ambiente e del territorio, il grave stato di siccità regionale, l’avanzamento del cuneo salino, progetti di ricerca per le fonti di energia rinnovabile e prossimo bando per finanziare gli invasi aziendali. Sono questi alcuni dei temi in discussione ieri durante la seduta fuori sede della Terza Commissione consiliare della Regione Veneto, che si occupa di agricoltura e dei Consorzi di Bonifica, presieduta dal presidente Marco Andreoli nella sala consiliare del Comune di Cologna Veneta. Durante la seduta sono state illustrate le attività del Consorzio di Bonifica LEB, oltre a quelle dei Consorzi di primo grado che lo costituiscono, anche in relazione al progetto di ricerca con le Università di Verona e Padova e a quello relativo al rifacimento dell’omonimo Canale.
A fare gli onori di casa il Sindaco Manuel Scalzotto, che ha introdotto i saluti offrendo uno spaccato di storia di Cologna Veneta, sono poi seguiti i saluti del presidente del Consorzio LEB Moreno Cavazza e la presentazione dell’ente da parte del direttore Paolo Ambroso.
Alvise Fiume, coordinatore dell’Unità tecnico-scientifica del Consorzio LEB ha presentato il “Progetto di ricerca e sperimentazione irrigua”. Sono seguiti gli interventi su “Impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura del Veneto da parte di Paolo Tarolli, professore del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova e su “Gestione sostenibile dei suoli in agricoltura” da parte di Claudio Zaccone, professore del Dipartimento di Biotecnologie, Università degli Studi di Verona. “L’esperienza di ricerca nel consorzio LEB: verso un’agricoltura più resiliente” è stato l’intervento di Giulia Sofia, dell’ufficio tecnico e ufficio progetto sperimentazione irrigua. Sono poi intervenuti Franco Contarin, Direttore Adg FEASR, Michele Zanato, presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, Silvio Parise presidente del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e
Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione e Francesco Cazzaro, presidente di Anbi Veneto, Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue. Nel pomeriggio la Commissione si è recata nel cantiere delle opere finanziate con il PNRR per un sopralluogo con il direttore dei Lavori Matteo Dani.
Il Consorzio LEB, unico di secondo grado in Veneto, fornisce l’acqua, che preleva dal fiume Adige a Belfiore, attraverso il canale lungo 48 km ai tre Consorzi di primo livello: Adige – Euganeo (con sede a Este – PD), Bacchiglione (con sede a Padova) e Alta Pianura Veneta (con sede a San Bonifacio – VR). Il sistema LEB garantisce l’irrigazione e la produzione agricola di qualità in una vasta area pianura di oltre 106 mila ettari, che attraversa le provincie di Verona, Vicenza, Padova e Venezia.
“E’ stata una giornata importante e un onore avere la Terza Commissione nostra ospite – ammette Moreno Cavazza – abbiamo potuto illustrare i progetti del Consorzio LEB sia quello scientifico che di cantiere. Abbiamo ottenuto nel 2019 e nel 2021 dal Ministero delle Infrastrutture un finanziamento di 53 milioni di euro complessivi nell’ambito dei fondi del PNRR relativi alla Misura “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico per il rifacimento dell’infrastruttura irrigua Adige Guà afferente al sistema LEB. Ciò permetterà di salvaguardare l’acqua attraverso l’impermeabilizzazione della struttura e di garantire uno standard di sicurezza idraulica tale da assorbire maggiori portate concesse per una capacità di invaso di 10 metri cubi al secondo in più di quelli finora concessi in estate”.
Il primo stralcio di lavori, realizzati nel periodo invernale non irriguo, si concluderà nella prossima primavera mentre l’intero progetto terminerà entro il mese di dicembre 2025 nel rispetto dei tempi concessi dalla Comunità Europea.
I principali temi trattati nel corso delle audizioni, oltre ai progetti in corso del Consorzio LEB sono stati: l’impatto climatico nel mondo e nello specifico Nordest con una proiezione al 2050, che non si prospetta positiva. La mancanza di acqua, rende necessario avere superfici agricole maggiormente resilienti. Nel 2050, il numero totale di abitanti nella terra raggiungerà i 10 miliardi, e gestire l’acqua rappresenterà la sfida del futuro. A tutto questo si aggiunge anche il costo energia diventato oneroso per tutti i Consorzi di Bonifica del Veneto.
Al termine della riunione, il presidente Andreoli evidenzia: “Siamo venuti ad acquisire informazioni e a incontrare il Consorzio LEB che copre una vasta parte del Veneto ed è il sistema più importante per la gestione parsimoniosa dell’acqua. Abbiamo parlato di problemi e cercato soluzioni con gli addetti ai lavori. Tra i problemi c’è il cuneo salino ossia la risalita di acqua del mare che a causa del sodio rende i suoli meno fertili con il rischio della desertificazione anche in Veneto per cui è necessario fare opere importanti; abbiamo parlato dei cambiamenti climatici e dei fenomeni siccitosi che stanno colpendo il Nordest più di altri territori italiani. Ci sono problemi legati al costo dell’energia e quindi l’importanza delle comunità energetiche. Si è parlato anche di progetti di ricerca per le fonti di energia rinnovabile. Come Regione abbiamo già destinato al Piano di Sviluppo Rurale 113 milioni di euro per opere dei sistemi irrigui e anche degli invasi aziendali. A tale proposito apriremo un bando nelle prossime settimane di 15 milioni di euro per gli invasi aziendali. Questo incontro avrà un seguito a gennaio a Palazzo Ferro Fini per un ulteriore audizione sulle tematiche trattate oggi”.