“Gestione del sistema suolo-acqua-coltura: scienza e tecnologia per un’agricoltura sostenibile e resiliente” è il titolo dell’incontro organizzato dal Consorzio di Bonifica LEB a Fieragricola venerdì 2 febbraio dalle 9 alle 11. All’appuntamento al Padiglione 11 spazio D1 interverranno il prof. Claudio Zaccone, docente del Dipartimento Biotecnologie dell’Università di Verona e la dott.ssa Giulia Sofia, del Consorzio di Bonifica LEB.
L’integrazione della tecnologia nell’ambito agricolo e nella gestione della risorsa acqua ha aperto nuove prospettive per affrontare le sfide della produzione alimentare in modo sostenibile, specialmente considerando il cambiamento climatico ad oggi in atto. In questo contesto, la collaborazione tra enti gestori del territorio, imprese agricole e università riveste un ruolo cruciale nella creazione di soluzioni innovative che rispondono alle esigenze attuali e future dell’agricoltura, preservando contemporaneamente la sicurezza alimentare e la salute dell’ambiente.
La stretta collaborazione del consorzio con aziende pilota contribuisce ad incentivare gli agricoltori ad abbracciare nuove pratiche e tecnologie. In questo incontro, il Consorzio e l’università mostreranno un esempio fruttifero di collaborazione, dove, grazie all’utilizzo di droni, unitamente a tecniche di laboratorio avanzate, verranno raccolti dati sulla salute delle colture, sulle condizioni del suolo e sulla gestione dell’acqua. Il Consorzio LEB ha infatti in atto una collaborazione con l’Università di Verona, per lo studio dell’effetto del cambiamento climatico, indotto mediante l’utilizzo di open top chambers (OTC) e di regimi di irrigazione controllati, sulle rese produttive di colture agricole di pregio. L’attività si inserisce all’interno di una più ampia ricerca pluriennale oggetto di un progetto di dottorato dell’Università stessa, già in essere e condotto presso il campo sperimentale messo a disposizione da una delle aziende pilota del Consorzio.
Le OTC fungono da micro-ambiente controllato, consentendo di manipolare le condizioni atmosferiche all’interno di esse, simulando un aumento di temperatura pari a +2°c, per studiare come queste fluttuazioni influenzino la salute del suolo e le colture.
Queste informazioni preziose consentono alle aziende e agli operatori del settore di prendere decisioni più informate riguardo a irrigazione e protezione delle colture, ottimizzando così le risorse e riducendo gli impatti ambientali.
L’unione di queste forze – agricoltori, scienziati e istituzioni – è essenziale per affrontare sfide globali come la crescente domanda di cibo e il cambiamento climatico. Attraverso la collaborazione e l’innovazione congiunta, è possibile sviluppare soluzioni che non solo aumentano la produttività agricola ma contribuiscono anche a preservare la biodiversità, migliorare la qualità del suolo e garantire il mantenimento di tutti quei servizi legati all’agricoltura irrigua, inclusa la tutela del paesaggio agrario e la valorizzazione del territorio attraverso prodotti di qualità.
Allo stand di Anbi Veneto si svolgeranno altre presentazioni a cura del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e del Consorzio di Bonifica Veronese.