Il Ce.Sp.l.l., Centro Sperimentale per l’Innovazione Irrigua del Consorzio di Bonifica LEB, ha ospitato nei giorni scorsi un evento di aggiornamento del progetto Horizon Europe PHITO (Platform for Helping Small and Medium Farmers to Incorporate digital Technology for equal Opportunities) a cui il Consorzio aderisce. Si tratta di un’iniziativa che mira a rendere accessibili le tecnologie digitali alle piccole e medie imprese agricole.
L’incontro ha visto la partecipazione di imprenditori agricoli, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle istituzioni locali, ed è stato un’occasione per discutere i primi risultati del progetto e le azioni future.
Sono intervenuti il presidente Moreno Cavazza, il direttore Paolo Ambroso, e Giulia Sofia, ricercatrice dell’Unità tecnico scientifica del centro di ricerca.
Gli obiettivi del progetto PHITO
PHITO, avviato a settembre 2023 e della durata di cinque anni, ha l’obiettivo di colmare il divario digitale tra chi ha accesso alle tecnologie e chi ne è ancora escluso. Il progetto si propone di promuovere l’adozione di pratiche agricole sostenibili e innovative tramite una piattaforma digitale personalizzata per gli agricoltori. Questa applicazione mira a rendere più competitive le piccole e medie aziende agricole fornendo loro strumenti per migliorare la gestione delle risorse, aumentare la visibilità sul mercato e promuovere la collaborazione tra imprese.
Entro dicembre 2024 sarà disponibile un prototipo della piattaforma, che verrà testato dalle aziende partecipanti per raccogliere feedback e migliorare le funzionalità. Il progetto, inoltre, prevede la realizzazione di una serie di documentari per raccontare le storie delle aziende agricole coinvolte, con la prima stagione prevista nel 2025.
L’indagine sullo stato della digitalizzazione nelle aziende agricole
Durante l’evento, sono stati presentati i risultati di un’indagine condotta su oltre 2000 aziende agricole nelle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. I dati raccolti mostrano che il 90% delle aziende è connesso a Internet, prevalentemente tramite smartphone (95%). Tuttavia, solo il 4% utilizza la tecnologia per la gestione aziendale, mentre il 30% si affida a strumenti digitali per consultare dati meteo e satellitari. La maggior parte degli agricoltori utilizza la tecnologia per attività specifiche come l’irrigazione e il monitoraggio climatico, ma emergono diversi ostacoli, tra cui l’instabilità della connessione Internet, i costi elevati e l’inadeguatezza dei sistemi attuali per rispondere ai bisogni reali delle piccole e medie imprese.
L’indagine ha inoltre rilevato che il 60% dei conduttori delle aziende agricole ha un diploma, il 30% una laurea e il 10% altri titoli di studio, con un’esperienza media di 20 anni nel settore. Le aziende coinvolte si estendono in media su 35 ettari, con colture principali come seminativo e vigneto.
L’evento ha rappresentato un importante momento di confronto sui progressi del progetto PHITO e sugli strumenti che potranno rendere le aziende agricole più competitive e sostenibili, con uno sguardo al futuro digitale del settore.
L’evento è stato anche un’occasione per apprezzare le eccellenze locali, tra cui orticole di pregio, mele, e prodotti agroalimentari a denominazione di origine come Monte Veronese, Sopressa Vicentina e Prosciutto Veneto, e vini locali.