Il Sistema LEB, con il suo tracciato, attraversa la pianura del Veneto Centrale; vengono così a trovarsi in collegamento i maggiori sistemi idrografici della Regione. Una uniforme distribuzione delle risorse idriche, con la conseguenza immediata dell’impinguamento di tutti i vettori dell’area centrale veneta.
La distribuzione dell’acqua avviene tramite opere di derivazione: nel tratto a cielo aperto, queste sono costituite per lo più da opere di presa a mezzo paratoie piane e da sifoni; nel tratto in pressione, sono costituite da una tubazione in acciaio interrata che collega il manufatto scatolare al manufatto di derivazione. Mediante tronchetti intercettati da saracinesche a farfalla in ghisa sferoidale e terminanti con dei diffusori, l’acqua derivata viene immessa in una vasca di dissipazione, con successivo scarico tramite luce a stramazzo nel corso d’acqua interessato.
Negli anni più recenti ha assunto particolare rilevanza l’attività di vivificazione del bacino del fiume Fratta – Gorzone. La zona a monte del bacino è compromessa dai reflui degli impianti di depurazione che interessano il distretto vicentino della concia, che incidono con scarichi continui in corsi d’acqua di modesta portata e pessima qualità. A tal fine il Consorzio ha aderito all’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO – TUTELA DELLE ACQUE E GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE, finalizzato alla realizzazione delle condizioni per il riequilibrio del bilancio idrico nel distretto vicentino della concia.
Il consorzio LEB sta inoltre collaborando con società impegnate nel settore dell’ambiente, delle energie rinnovabili e dell’innovazione tecnologica, nello studio e progettazione di impianti idroelettrici utilizzando le esistenti strutture idrauliche in siti dove si evidenziano possibili salti idraulici e continuità delle portate.
La realizzazione di centrali idroelettriche ha senza dubbio un limitato impatto sull’ambiente e si presta ad essere integrata in sistemi di utilizzo plurimo delle risorse idriche.