Dal 2022 il Consorzio LEB si presenta con una grande novità nella gestione della stagione irrigua. Per la prima volta nella sua storia il Consorzio allungherà di un mese il periodo di irrigazione che anticiperà l’apertura al 1° marzo, anziché il 15, e si concluderà il 31 ottobre anziché il 15.
Gli oltre 82mila ettari coltivati nelle province di Verona, Vicenza e Padova potranno così avere la risorsa idrica a disposizione per otto mesi anziché per sette. Questo consentirà alle aziende agricole venete di aumentare la qualità e la quantità della produzione che, secondo una stima del Consorzio LEB, potrebbe aggirarsi sui 130 milioni di euro all’anno.
Il Canale LEB, lungo 48 km, fornisce acqua di qualità, sulla base di un costante monitoraggio, per l’irrigazione ai tre Consorzi di primo grado che lo costituiscono, Adige – Euganeo, Alta Pianura Veneta e Bacchiglione, garantendo una produzione agricola apprezzata a livello nazionale e internazionale per il livello di qualità e di sicurezza sanitaria.
“A causa dei mutamenti climatici, l’agricoltura veneta richiede sempre più acqua. Questo è dovuto alla necessità di fronteggiare periodi che sono maggiormente siccitosi, ma anche al fatto che la normale stagione irrigua si sta allargando con periodi prima e dopo la normale stagione. Abbiamo quindi deciso di estendere agli agricoltori la stagione irrigua, pur mantenendo la stessa portata di acqua concessa dalle autorità. In questo modo sarà possibile irrigare le coltivazioni precoci primaverili e quelle autunnali. In caso di necessità come è avvenuto ai primi di marzo si potrà attivare l’irrigazione anti-brina”, precisa il presidente del Consorzio LEB Moreno Cavazza che aggiunge “L’irrigazione è alla base di un’agricoltura variegata e di qualità che in Veneto vale quasi sei miliardi di euro. Scarsità di irrigazione significa produzioni estensive con minore valore aggiunto”.
Nel 2021 il Consorzio LEB lungo 48 km, che preleva l’acqua dal fiume Adige nella presa di Belfiore, ha distribuito 445.500.000 metri cubi di acqua in un comprensorio pari a 82.675 ettari. La portata media derivata dall’Adige è stata pari a 24.3 mc/s, +25% rispetto al 2020. Durante i mesi estivi, la portata sale a 34 metri cubi, mentre in inverno, quando non c’è bisogno di irrigazione, scende a 10 metri cubi con scopo essenzialmente di vivificazione ambientale.
“Le condizioni idriche favorevoli del fiume Adige – precisa il Presidente Moreno Cavazza – oltre alle azioni di ottimizzazione e gestione della risorsa idrica intraprese dal Consorzio hanno permesso il soddisfacimento dei fabbisogni del territorio. Dal 16 ottobre l’attività del nostro Ente sarà dedicata alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere in gestione. Il Consorzio è, inoltre, in lizza per ottenere un finanziamento pubblico di 33 milioni di euro per completare i lavori, già iniziati, di rifacimento del canale irriguo Adige Guà. Il progetto tra i più importanti d’Italia, permetterà di avere una infrastruttura idraulica completamente nuova, a prova di tenuta, ed all’avanguardia per quanto riguarda il sistema di distribuzione irrigua”.